Monopoli è una città e un comune in Italia, nella città metropolitana di Bari e nella regione della Puglia. La città è di circa 156 chilometri quadrati (60 miglia quadrate) in area e si trova sul mare Adriatico a circa 40 chilometri (25 miglia) a sud-est di Bari.
Ha una popolazione di 49.246 (2014) ed è importante soprattutto come centro agricolo, industriale e turistico. Molti iniziano a scoprire questa deliziosa cittadina per via delle sue bellissime spiagge, della gastronomia e dei vicoli del centro storico.
Si tratta anche di una città ricca di storia che offre ai visitatori moltissimi luoghi di interesse artistico e culturale. Il territorio al di fuori della cinta muraria conta 99 frazioni (frazioni) e località denominate contrade. Alcune di loro, che si sono fusi con l’area urbanizzata della città, sono stati soppressi e sono diventati quartieri esterni. Gli altri sono per lo più località rurali, composte principalmente da fattorie sparse.
LA STORIA DI MONOPOLI
L’area fu stabilita per la prima volta nel 500 a.C. come città fortificata messapica. Per migliorare la comunicazione con l’Oriente, tra gli anni 108 e 110 d.C., l’imperatore Traiano ordinò la costruzione di una Via Pubblica che prese il suo nome. Monopoli è la città della Puglia che ha il tratto più lungo della Via Traiana. Questa è una delle più importanti strade romane dell’Impero. Nel 2012 la città di Monopoli ha creato un parco archeologico attorno ai resti di questa antica strada. La differenza tra questa nuova strada e la via Appia era la distanza più breve tra Benevento e Brindisi.
La via Appia iniziò a Roma, raggiungendo Benevento e proseguendo verso Taranto, e da lì proseguiva la strada per Brindisi, da cui il porto poteva prendere la nave per la Grecia, l’Oriente e i Balcani. La via Traiana, che seguiva un percorso più antico, iniziò a Benevento e attraversando il pianoro pianeggiante fino a Canosa proseguì fino a Ruvo, dove una biforcazione della strada conduceva in due direzioni diverse. La strada interna si diresse verso Modugno, Ceglie del Campo, Capurso, Rutigliano e Conversano, mentre la strada costiera andava a Bari, Polignano e Monopoli.
Queste due strade si unirono nuovamente ad Egnazia, da dove proseguiva la strada per Brindisi. Questa strada che l’imperatore Traiano aveva costruito divenne la via di scelta per raggiungere Brindisi perché era più corta della via Appia.
Fu percorsa da truppe militari, mercanti, schiavi, pellegrini e, dopo la caduta di Roma, anche da orde di barbari. C’è un’altra strada importante sull’altro lato del Mare Adriatico che sembra essere la continuazione di questa strada. Si chiama Via Egnazia e inizia a Dyrrachium (Durazzo), in Albania, attraversando una zona montuosa per raggiungere Salonicco (Salonicco) e proseguire fino a Costantinopoli (Istanbul).
Dopo la distruzione di Gnathia da parte del re ostrogoto Totila nel 545, i suoi abitanti fuggirono a Monopoli, da cui deriva il suo nome di “unica città”. Nei secoli successivi l’area sarebbe stata controllata dai Bizantini, dai Normanni e dagli Hohenstaufen, e fu un punto di partenza per le spedizioni delle Crociate navali, vivendo in quel periodo l’apice del suo splendore. In seguito fu feudo di signori feudali angigiani e aragonesi.
Nel 1484 la città passò sotto il controllo veneziano e vide una ripresa economica come porto marittimo sul mare Adriatico come base tra Bari e Brindisi, oltre che attraverso il commercio dei propri prodotti agricoli. È stato frequentemente attaccato dai pirati musulmani nei decenni successivi.
Queste continue minacce costrinsero Monopoli a costruire forti fortificazioni che permisero loro nel 1529 di resistere contro l’Armata di Carlo V per tre mesi, costringendo gli spagnoli ad abbandonare l’assedio. Tuttavia, l’anno successivo, Monopoli passò sotto il dominio spagnolo, ma rimase una città libera.
Entrò a far parte del Regno d’Italia, appena unificato, nel 1860. La città, situata nel Mezzogiorno meridionale, ha goduto di un certo sviluppo economico negli anni ’60, grazie all’apertura di un impianto industriale Tognana (un importante produttore ceramico italiano). La chiusura di questo impianto alla fine degli anni ’90 ha certamente peggiorato l’economia della città; La ripresa economica di Monopoli nell’ultimo anno è dovuta principalmente alle nuove industrie (la più importante è la MerMec, che produce materiale ferroviario) e allo sviluppo del turismo, specialmente nella costa e in campagna.
Il castello di Santo Stefano, detto anche Abbazia di Santo Stefano, è un’importante fortificazione costiera posta all’esterno della città di Monopoli. Per tutto il medioevo è stato componente essenziale del complesso e articolato sistema difensivo monopolitano.
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